Francamente me ne infischio - 4. Match

5 movimenti liberamente ispirati a Via col vento di Margaret Mitchell

Antonio Latella


Teatro Herberia, Rubiera (RE)

01/06/2012 19:00  
02/06/2012 20:50  

drammaturgia Linda Dalisi, Federico Bellini, Antonio Latella
con Caterina Carpio, Candida Nieri, Valentina Vacca
scene e costumi Marco Di Napoli e Graziella Pepe
musiche Franco Visioli
luci Simone De Angelis
movimenti Francesco Manetti
organizzazione e produzione Brunella Giolivo
distribuzione e comunicazione Michele Mele
realizzazione costumi Cinzia Virguti
foto di scena Brunella Giolivo
programma di sala a cura di Rosa Futuro
redazione Patrizia Bologna
assistente alla regia Francesca Giolivo
regia Antonio Latella

Stabile/Mobile Compagnia Antonio Latella, La Corte Ospitale
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro/VIE Scena Contemporanea
un ringraziamento speciale a Trippen (A. Spieth e M. Oehler, Berlin), Teatro Elfo Puccini (Milano), Teatro Comunale di Laurino (Sa), Laura Marinoni, Agnese Tancredi

Durata 1h

Prima assoluta


Liberamente ispirato al romanzo Via col vento di Margaret Mitchell, reso noto al grande pubblico grazie alla versione cinematografica di Victor Fleming (1939) con protagonista Vivien Leigh, Francamente me ne infischio è un universo che oscilla vertiginosamente tra il grottesco e il pop, tra la riflessione testuale e la contemporaneità.

Rossella O'Hara sarà il capriccio e la terra, l’egocentrismo e la piantagione di cotone, la tenacia e la schiavitù, sarà Ashley Wilkes e i gemelli Tarleton, sarà Mami e Rhett Butler. Perché Rossella è l’incarnazione del sogno americano, il sogno di ieri e l’America di oggi.


Tre gentiluomini si incontrano in un uno spazio senza tempo. Sono Frank, il secondo marito di Rossella, Ashley, la sua perenne ossessione, e Rhett, lo scaltro seduttore con cui si è sposata per la terza volta. Ognuno di loro ha cercato di prendere parte alla vita di lei, secondo le proprie capacità e possibilità; ritrovandosi per ricordarla, ingaggiano uno scontro dove la pretesa di averla amata e capita più di ogni altro soccombe all’evidenza della propria, personale, inadeguatezza.
L’assenza di Rossella diviene, così, la metafora di una perdita, la scomparsa di un vecchio mondo dai codici accettati e condivisi di cui ora, per sopravvivere, è necessario superare il lutto, anche a costo di rinunciare a se stessi.

Federico Bellini

www.antoniolatella.com


Antonio Latella

Nasce a Castellamare di Stabia nel 1967. Dopo aver studiato recitazione presso la scuola del Teatro Stabile di Torino, e presso la celebre La Bottega Teatrale fiorentina , diretta da Vittorio Gassman inizia la sua carriera di attore che lascia definitivamente nel 2000.
Nel 1998 firma la prima regia. Vive tra Berlino e Napoli. Regista brillante e fecondo è autore di numerosi allestimenti
I suoi spettacoli sono stati ospitati da diversi teatri e Festival: 11° Union des Théâtres de l’Europe Festival a Villeurbanne, Festival di Avignone, Festival di Salisburgo, Festival Theaterformen di Braunschweig/Hanover, Festival Grec di Barcelona, Festival Shakespeariano di Santa Susanna, Festival internazionale “Scène Etrangères” di Villeneuve d’Ascq, Festival Svjetskog Kazalista di Zagabria, Théâtre National Populaire Villeurbanne, Volksbuhne Theatre di Berlino, Théâtre National de l’Odeon di Parigi, Festival delle Colline Torinesi, Festival Internazionale del Teatro di Lugano, Radialsystem Theatre of Berlin, Culturgest and Centro Cultural De Belem di Lisbona, Comédie di Reims, Teatrul Clasis Festival di Arad e il Sibiu International Theatre Festival, Rumania, Wiener Festwochen, Napoli Teatro Festival Italia e De Internationale Keuze Van de Rotterdamse Schouwbur.


Spettacolo


Programma
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