The breathing us
Francesca Proia
29/05/2012
, 21:00
30/05/2012
, 18:00
ideazione della performance, coreografia, costumi Francesca Proia
composizione, ricerca, interpretazione Francesca Proia, Danilo Conti
collaborazione artistica Antonella Piroli
Botteghina – Progetti sartoriali
uno speciale ringraziamento a Adele Cacciagrano
con il sostegno di REACT! (Resistenze Artistiche Creative Transdisciplinari) Regione Emilia Romagna, Assessorato alla Cultura
Progetto vincitore del bando Pépinières européennes pour jeunes artistes – Parigi; Ajuntamiento de Huesca e Centro Cultural matadero – Huesca- Spagna
in collaborazione con Festival Homunculus, Ravenna (Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura)
Durata 2h
Prima assoluta
Prenotazione obbligatoria
Artista tra le più originali ed evocative nel panorama della danza italiana, Francesca Proia presenta a VIE il suo ultimo lavoro di cui è ideatrice, coreografa e interprete. Al suo fianco Danilo Conti con cui a partire dal 2004 elabora un tragitto coreografico personale ed unico. The breathing us vede protagonisti in scena una coppia, un uomo e una donna, che si confrontano nel tentativo di rendere visibile il campo di energia che si crea fra maschile e femminile usando il respiro come sottile via di comunicazione; si rapporta nel tempo attraverso relazioni di proporzione, di magnetismo, di ritmo, di unisono e di cromatismo, come due poli opposti attratti da una forza magnetica generata dal respiro.
Evidente in questa performance è l’influsso di una “filosofia del respiro” che Francesca Proia deriva dalla disciplina dello yoga che pratica dal 1992 e su cui ha pubblicato nel 2011. Per le edizioni Titivillus, il volume Declinazioni yoga dell’immagine corporea. È infatti la stessa artista ad affermare:” Nello yoga non vale l’affermazione secondo cui un respiro è un respiro: il respiro può essere duttile altrettanto quanto il corpo, multiforme come il pensiero.
Inspirazione, ritenzione interna, espirazione, ritenzione esterna: a ciascuna fase respiratoria possono essere applicate durate diverse, atte a rappresentare differenti rapporti del ciclo morte-vita, in corrispondenza, a livello di macrocosmo, con i cicli di manifestazione e dissoluzione della materia universale: il giorno e la notte di Brahman. La concentrazione è guidata verso il concetto di ritmo (respiratorio) come originario impulso alla creazione dei mondi: si genera così spontaneamente una filosofia del respiro, come prima forma di trasporto del sé in fuori, verso l’altro e ritorno, in una ciclica deriva che smaglia l’uovo-microcosmo”.
Se si ripensa al corpo come un nucleo fatto di materia eterea e sottile come il respiro, per ciascuno di noi si apre la possibilità di rifondare e dilatare le nozioni di percezione e relazione del nostro stesso corpo, usufruendo solo del linguaggio del respiro.
Sul palco, in uno spazio e in un tempo indefiniti, un uomo e una donna si ridisegnano come un corpo solo e mantengono una diretta connessione, un legame magnetico attraverso il respiro che li porta a fondare un comune terreno energetico e percettivo assolutamente inedito fatto di onde in tensione emotiva.
www.francescaproia.tumblr.com
Francesca Proia
Tra le più singolari ed evocative artiste del panorama della danza italiana, Francesca Proia ha collaborato a lungo con la coreografa Monica Francia e con il danzatore butoh Masaki Iwana. E’ stata assistente alle coreografie e danzatrice per il regista Romeo Castellucci/Societas Raffaello Sanzio per il ciclo Tragedia Endogonidia. E’ membro della compagnia di danza Habillé d’eau, diretta da Silvia Rampelli.
A partire dal 2004 elabora un tragitto coreografico personale e unico, con la collaborazione di Danilo Conti, attore, regista e autore. Attraverso passaggi in variazioni di stati di coscienza, determinate da particolari visualizzazioni, moduli respiratori, tensioni sensoriali e sogno lucido, il suo lavoro si focalizza sull’aspetto energetico del corpo in rapporto a oggetti, spazio, relazioni e percezione.
Inizia lo studio dello yoga nel 1992, conseguendo nel tempo una formazione internazionale e specialistica. Prosegue una sua ricerca personale sulle fonti dello yoga.
È una delle artiste presenti in Overground, Visioni dalla scena performativa italiana, progetto editoriale nato dall'incontro del fotografo Luca Del Pia e delle studiose di performing arts Lucia Amara, Piersandra Di Matteo, Adele Cacciagrano e Tihana Maravić. (Boiler Edizioni, 2011).
È autrice di Declinazioni yoga dell’immagine corporea, edito da Titivillus Edizioni (2011).
Ha fondato, come membro dell’associazione TCP Tanti Cosi Progetti, in convenzione con il Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, Homunculus, progetto annuale di ricerca a campo aperto sul corpo in relazione alle filosofie e alle arti che lo rappresentano.