Azione teorico/performativa 2

Breathing us- Work in progress

Francesca Proia/Adele Cacciagrano


Ex Ospedale S. Agostino, Modena

20/10/2011 17:30  

La relazione come motore e principio di tutto. Il regno dell'aria che rende possibile la visione, la trasmissione della luce e delle onde sonore, l'emissione stessa delle parole e il loro viaggio fin dentro i recessi dell'orecchio.
La respirazione come elementare condivisione della nostra unica dimora.

durata 40'


On the ground. Un rilancio teorico.performativo

Overground ha richiesto la dissociazione dallo spazio teatrale. Il performer è stato immortalato dallo scatto fotografico fuori dal suo habitat più congeniale. Un déplacement che ha generato la messa a punto di ignote perimetrazioni sceniche, altre visioni, nuovi paesaggi, inedite configurazioni spaziali. È come riferire di tutto ciò che in potenza questa scena potrebbe indicarci e sarebbe in grado di fare. Non tanto per dirci che qualcosa è accaduto quanto per parlare del suo slancio e della sua irruenza. È una questione di politica e di immaginazione, perché attorno all’oggetto-performer si costruisce un processo del vedere, una vista, un ordito di infiniti e variabili sistemi di spaziatura.

Overground ha indagato le zone di intersezione, di faglia e sutura tra la fermezza dello scatto fotografico e l’analisi della nuova scena che quello ha prodotto. Entrambe le azioni hanno richiesto differenti specie di spostamenti, diverse forme della scrittura. Dalla scena al paesaggio si staglia netta la figura. Le azioni teorico-performative ospiti della Mostra di Luca del Pia, nello spazio dell’Ex Ospedale Sant’Agostino, sono una prova di accelerazione. Rispetto a Overground si modifica il tempo.

Si assiste all’incontro privato e pubblico tra gesto performativo e gesto teorico. Si può mettere lo sguardo alla prova del pertugio da cui si spia di nascosto un intimo teoricamente inavvicinabile (senza teoria). A volte la prova può richiedere altre simulazioni. Una provvisorietà. Una scrittura del disastro. La separazione. L’esotismo.

Si abbandonano contemporaneamente la struttura del palco e quella del libro, solo per indicare la generazione di una scrittura ulteriore in una successione che è chiusura senza fine. Le unità scrittorie che si producono e si mostrano in ciascuna azione non istallano concettualizzazioni definitive, piuttosto designano una “teoria”, nel senso di “inventario”. L’enumerazione si organizza in una tessitura timbrica caotica e dissonante.

Si tratta di scritture che si allineano volubili e ferme alla figura. Scritture per esposizione, contatto e premitura, senza fogli, inchiostro o dispersioni di seme.
Una scrittura, in definitiva, che si prepara alla distruzione dell’originale nell’attimo stesso in cui lo impressiona.


Francesca Proia/Adele Cacciagrano

Francesca Proia
Danzatrice e coreografa. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali. Inizia lo studio dello yoga nel 1992, conseguendo nel tempo una formazione internazionale e specialistica. Sviluppa in seguito una ricerca personale perfezionandosi e collaborando con alcuni tra i più importanti yogi contemporanei. Diventa membro della compagnia Habillé d’eau. Dopo aver lavorato a lungo con il danzatore butoh Masaki Iwana e con il regista Romeo Castellucci/ Socìetas Raffaello Sanzio, dal 2003 elabora una serie di assoli danzati, con la collaborazione di Danilo Conti, attore, regista e autore, focalizzandosi sulla natura del corpo sottile in rapporto a oggetti, spazio e percezione. È selezionata dalla Fondation Cartier Paris per la performance Buio luce Buio (2004); nel 2005 ottiene una Menzione Speciale per il Premio Scenario/ETI e per il Premio Iceberg con il lavoro Qualcosa da Sala; Il non fare vince il bando Moving Movimento. È selezionata per i progetti: Corpi/Altri -Tokyo (2007); Carta bianca, Incontri franco-italiani, Espace Malraux-Scène Nationale de Chambéry (2007). The cat inside-studio è finalista al Premio Equilibrio di Roma nel 2009, anno in cui vince il bando Pépinières Européennes pour Jeunes Artistes (Parigi/Huesca). Il suo lavoro è stato presentato in Francia, Germania, Belgio, Regno Unito, Messico, Stati Uniti, Giappone.

www.myspace.com/francescaproia

Spettacolo


Programma
Vie Scena Contemporanea Festival è un'iniziativa di Emilia Romagna Teatro Fondazione, www.emiliaromagnateatro.com
realizzazione sito internet: Web and More S.r.l.

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