We are the undamaged others
Toshiki Okada
13/10/2010
, 21:00
14/10/2010
, 20:00
Regia e drammaturgia : Toshiki Okada
Direttore di scena: Masaya Natsume
Con: Taichi Yamagata, Shoko Matsumura, Mari Ando, Riki Takeda, Yukiko Sasaki, Makoto Yazawa, Izumi Aoyagi
Luci: Tomomi Ohira
Suono: Norimasa Ushikawa
Direttore di produzione: Akane Nakamura
Assistente alla produzione: Yu Yokoyama
Produzione: Chelfitsch
In coproduzione con: AICHI TRIENNALE 2010; Noorderzon/Grand Théâtre Groningen ; Théâtre de Gennevilliers Centre Dramatique National de Création Contemporaine ; Festival d’Automne à Paris
Finanziato da: Tokyo Metropolitan Government, da Japan Foundation (Programma Giapponese di Arti Performative per l’Europa) dalla Fondazione per lo Studio della Lingua e Civiltà Giapponese sotto l’egida della Fondation de France,della Fondazione Franco-Giapponese Sasakawa, della Season Foundation e Steep Slope Studio.
Recitato in giapponese e sottotitolato in italiano.
Durata: 1h e 40min
PRIMA NAZIONALE
Personalità emergente della nuova scena contemporanea giapponese, Toshiki Okada torna a VIE con We are the Undamaged Others lavoro che debutta a Modena a pochi giorni dalla sua partecipazione al Festival d’Automne di Parigi.
Ulteriore tappa nell’originale percorso scenico che la compagnia giapponese sta tracciando, We are the undamaged others mette in scena un lavoro che indaga e interroga la peculiare relazione tra gesto e parola tesi quasi al grado zero, alla ricerca di un nuovo linguaggio scenico volto alla rappresentazione di concetti universali ed astratti. Linguaggio che esplora il motivo della “variazione” sia a livello performativo che testuale.
Protagonisti una coppia di trentenni di classe sociale elevata alla ricerca di un appartamento da acquistare: sette perfomer si alternano nel dar loro voce e corpo.
Tra dialoghi apparentemente banali, nella scrittura tipica del suo stile, Okada porta in scena le paure e lo smarrimento della società giapponese contemporanea sospesa tra l’attuale crisi economica ed un avvenire che fatica a rendersi leggibile. In un’atmosfera sospesa tra astrazione e realtà i due cercano di trovare un loro punto di serenità evadendo dalla realtà, rigettando come illusioni le difficoltà e la malinconia di quanti li circondano. L’apatia apparente che pervade la loro vita con la quale distillano gli avvenimenti che abitano il mondo esterno, non cela forse altro che l’estremo tentativo di difendere il loro precario equilibrio di coppia.
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Toshiki Okada
Toshiki Okada, scrittore e regista, è nato a Yokohama nel 1973 e ha fondato la compagnia teatrale chelfitsch nel 1997. Da allora scrive e dirige tutte i lavori della compagnia. Nel 2005, con il suo spettacolo Five Days in March ha vinto la 49° edizione del prestigioso premio Kishida Drama Award. Nel 2005 Okada ha partecipato con grande successo al premio Toyota Choreography con Air Conditioner (Cooler). Nel Settembre dello stesso anno, Okada ha vinto il premio Yokohama Cultural Award/Yokohama Award for Art and Cultural Encouragement. Ha diretto Summit, un festival di teatro ospitato dal teatro Komaba Agora (produttore Oriza Hirata). In qualità di regista ha realizzato Cascando di Beckett per il festival Tokyo International Arts Beckett Centennial Memorial Festival e il lavoro di Kobo Abe Friends presso il teatro pubblico Setagaya.
Negli ultimi anni, ha suscitato l’attenzione non solo del mondo del teatro ma anche della danza contemporanea, dell’arte e della letteratura. È stato invitato in alcuni dei più prestigiosi musei e festival come il centro Nam June Paik Art (Seoul), il Walker Art Center (Minneapolis), ed il Museum of Contemporary Art (Chicago), il National Museum of Art (Osaka), il museo Mori Museum of Art (Tokyo), e la triennale di Yokohama. A Marzo del 2008, ha presentato Freetime, spettacolo coprodotto con il belga Kustenfestivaldesarts (Brussels), l’austriaco Wiener Festwochen (Wien), e il francese Festival d’Automne (Paris). Nel 2009, il teatro New National Theater of Japan ha commissionato ad Okada l’adattamento e la direzione di Taetowierung di Dea Loher. Nel mese di ottobre del 2009, ha debuttato a Berlino con Hot Pepper, Air Conditioner, and the Farewell Speech, coprodotto con Hebbel Am Ufer.