Alexis. Una tragedia greca
Motus
15/10/2010
, 21:30
16/10/2010
, 21:30
Di: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
Con: Silvia Calderoni, Vladimir Aleksic, Benno Steinegger, Alexandra Sarantopoulou
La collaborazione di: Michalis Traitsis, Giorgina Pilozzi
Assistente alla regia: Nicolas Lehnebach
Fonica e interventi sonori: Andrea Comandini
Direzione tecnica: Valeria Foti
Comunicazione e ufficio stampa: Sandra Angelini, Coralba Marrocco
Organizzazione e logistica: Elisa Bartolucci, Valentina Zangari
Una produzione: Motus; ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione; Espace Malraux - Scène Nationale de Chambéry et de la Savoie - CARTA BIANCA, programme Alcotra coopération France Italie; Théâtre National de Bretagne/Rennes: e il Festival delle Colline Torinesi.
Con il sostegno di: Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Durata: 1h 20min
PRIMA ASSOLUTA
Preceduto da tre Contest, - Let the Sunshine In, Too Late! e Iovadovia - performance in forma di incontri/dialoghi, Alexis. Una tragedia greca è la quarta parte di un progetto artistico dal titolo Syrma Antigónes, che i Motus hanno avviato nel 2009 e che si chiude a VIE con il debutto assoluto.
Sulle tracce della figura di Antigone, il progetto di Motus continua a farsi corpo, in una riflessione in cui la figura dell’antica eroina greca, archetipo di lotta e resistenza, diventa occasione di riflettere sulle urgenze dei giorni nostri ambientandone l’azione scenica in un contesto contemporaneo di guerriglia urbana.
L’evento scatenante è la morte di Alexandros-Andreas Grigoropoulos, Alexis, quindicenne di Atene, ucciso nel 2008 da un colpo di pistola esploso dall’agente di polizia Epanimondas Korkoneas.
Alexis, vittima della rivolta, è diventato una nuova icona ribelle della gioventù greca. Molti adolescenti, dopo la morte del ragazzo, sono scesi nelle strade per esprimere la loro indignazione e hanno manifestato a lungo il loro disagio, portando con sé la rabbia accumulata da tempo per la crescente condizione di emarginazione in cui vivono, realtà resa ancora più urgente dalla situazione di grave crisi economica che attanaglia la Grecia di oggi.
Con un approccio diretto e documentario alla realtà i Motus presentano uno spettacolo
composto da materiali eterogenei raccolti durante una residenza nel quartiere Exarchia di Atene, luogo in cui il tragico evento è occorso.
Un vero e proprio lavoro sul campo che ha prodotto dialoghi, interviste, frammenti audio e video, testimonianze, così Alexis traccia la sua drammaturgia nel segno di questa precisa e dettagliata ricerca.
www.motusonline.com
Motus
Motus nasce a Rimini nel 1991, fondato da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Dall’avvio di quest’avventura artistica la biografia personale di Daniela e Enrico è inscindibile dall’attività teatrale, condividendo con gli attori delle varie “bande teatrali” costituite, tutte le fasi del processo creativo. Motus ha sempre scolpito i propri progetti agendo e reagendo, come carta di tornasole, ai fatti – piccoli e grandi – del quotidiano, nutrendosi delle contraddizioni del contemporaneo, traducendole, facendone materia attiva di riflessione e provocazione.
Con le produzioni Occhio Belva (1994), Catrame (1996), O.F ovvero Orlando Furioso (1998), Orpheus Glance (2000), il teatro di Motus acquisisce una rilevante notorietà nazionale e estera.
Nel 2001 nasce l’idea del progetto teatrale Rooms sul tema delle stanze d’albergo, che vedrà per lo spettacolo Twin Rooms la co-produzione con la Biennale Teatro di Venezia e con il network internazionale Temps d’Image di Parigi. Nel 2003-2004 ha inizio un viaggio tra le parole e le immagini di Pier Paolo Pasolini con la creazione degli spettacoli Come un cane senza padrone presentato nell’ambito del progetto Petrolio, curato da Mario Martone a Napoli e l’Ospite, prodotto con il TNB di Rennes. A partire dalla primavera 2005, Motus si confronta con l’Anti- theater di R.W. Fassbinder, con la creazione di Piccoli Episodi di fascismo quotidiano ispirato a « Pre- paradise sorry now » e di Rumore Rosa ispirato alle Lacrime amare di Petra von Kant. Nella primavera 2007 con il progetto X(ics) Racconti Crudeli della giovinezza la compagnia avvia un’esplorazione quasi documentaria sull’adolescenza, creando 4 spettacoli, un film ed eclettici momenti performativi.Il nuovo progetto Syrma Antigones avviato nel 2008, nasce dall’idea di condurre un’analisi del rapporto conflitto tra generazioni assumendo la figura di Antigone come archetipo di lotta e resistenza. La testarda attitudine alla ricerca, con radicale indipendenza dalle grandi istituzioni, ha condotto al conseguimento d’importanti riconoscimenti, come il Premio di Produzione del Festival TTV di Riccione, il premio "Lo Straniero", il Sigismondo d’oro e tre premi Ubu. Nel 2010 Silvia Calderoni, che collabora assiduamente con la compagnia dal 2005, riceve il Premio Ubu come migliore attrice under 30. Enrico Casagrande a rappresentanza di tutto il gruppo, è stato direttore artistico della 40a edizione del Festival di Santarcangelo.