Tempesta
Generazione Scenario-Anagoor
13/10/2009
, 20:15
, 22:15
con Anna Bragagnolo, Pierantonio Bragagnolo
studio del movimento Simone Derai, Anna Bragagnolo
riprese video Marco Menegoni, Moreno Callegari, Simone Derai
montaggio e regia video Simone Derai, Marco Menegoni
suono Marco Menegoni
assistenza Marco Menegoni, Moreno Callegari
consulenza storica e iconografica professor Silvio D’Amicone
scrittura Simone Derai, Eloisa Bressan
regia Simone Derai
produzione Anagoor
coproduzione Centrale Fies, Operaestate Festival e con il sostegno della Regione del Veneto
Prima assoluta
Durata 1h
Lo spettacolo è stato segnalato dalla giuria del Premio Scenario
Tempèstas in origine significò momento del giorno, solo in seguito divenne condizione, stato atmosferico e infine, in modo speciale, un tempo burrascoso e rovinoso. Ne La Tempesta, nel Fregio e in altri dipinti di Giorgione l’attimo fulmineo viene congelato nella rappresentazione naturale del lampo, dell’atmosfera e della luce di un Veneto che non ritornerà, catturato dallo sguardo che fissa la stagione e le fasi del ciclo di vita vegetale, sconvolto dal vento, saturato dalle buie nubi incombenti. Erba, terra, vento, nebbie, acqua, luce e nembi: la natura offre un codice – la cui chiave è da ricercare nella tradizione sapienziale vetero-testamentale e nei testi apocalittici – per annunciare la fine dei giorni.
Nella scena di Anagoor la consapevolezza del contemporaneo si affida alla memoria storica della pittura giorgionesca - il veneto devastato di oggi riflesso e pre-visto dalla scena per nulla idillica della natura e del paesaggio Cinquecentesco.
Giorgione rappresenta una sensibilità artistica e spirituale in cui ci riconosciamo, a cui ci siamo educati e di cui continuano a nutrirsi le nostre pur diverse esperienze formative. La nostalgia per un’età della terra e della polvere e il tentativo di conciliarla con la modernità, comprendendo la profonda frattura e le tensioni che questa frattura continua incessantemente a esercitare nel profondo della nostra società, caratterizza da tempo, come una linfa comune, i lavori di ANAGOOR. Apparteniamo a una generazione che non ha conosciuto il proprio territorio vergine ma è nata e cresciuta durante e dopo la sua definitiva devastazione. (…) tuttavia è la prima ad aver assimilato l’angoscia di un olocausto nucleare, la paura di pandemie e di un contagio sessuale che ha cambiato per sempre l’amore e le relazioni, l’inquietudine di un visibile collasso ecologico: E’ questa percezione di noi stessi, locali e globali, visione intima e quadro d’insieme, l’oggetto di indagine.
Generazione Scenario-Anagoor
ANAGOOR nasce a Castelfranco Veneto nel 2000 raccogliendo, attorno alle figure di Simone Derai, Marco Menegoni, Anna Bragagnolo e Paola Dallan, la precedente esperienza decennale di un gruppo di artisti del teatro. Nel 2008 è finalista con *jeug al Premio Extra - segnali dalla nuova scena italiana. Nei primi mesi del 2008, in un’ottica di decentramento dei poli culturali attivi, ANAGOOR ha inaugurato, a Castelminio di Resana (TV), LA CONIGLIERA. Situato in aperta campagna, questo spazio teatrale nasce dal recupero di un precedente allevamento cunicolo ed è ora una culla per le arti performative. Nel 2007 “Il Corriere della Sera”, insieme a Regione Veneto e Fuori Biennale, nella pubblicazione Please Disturb annovera ANAGOOR tra le principali quattro compagnie venete di teatro contemporaneo. OperaEstate Festival e Regione Veneto nel 2007 hanno inserito ANAGOOR – insieme a Pathosformel, Babilonia Teatri e Grumor ¬– in Piattaforma Teatro Veneto: vetrina delle nuove realtà teatrali della regione.