Hot Pepper, Air Conditioner, and the Farewell Speech
Toshiki Okada
09/10/2009
, 20:00
10/10/2009
, 22:30
Con Taichi Yamagata, Mari Ando, Saho Ito, Kei Namba, Riki Takeda, Fumie Yokoo
Musica Sinfonia di Mahler n. 9
Disegno Luci Tomomi Ohira.
lighting operator Etsuko Tanahashi
Direttore di palcoscenico Ayumu Okubo
Produttrice Akane Nakamura/ precog Co,Ltg
Tour Manager Yukiko Nakajima
Produzione chelfitsch
In coproduzione con Hebbel am Ufer
Con il sostegno di Tokyo Metropolitan Government, Saison Foundation, The Japan Foundation Fiscal 2009-2010
Prima nazionale
Durata 1h
Hot Pepper, Air Conditioner, and the Farewell Speech creazione del drammaturgo e regista Toshiki Okada, personalità emergente della nuova scena contemporanea giapponese, sarà presentato in anteprima assoluta a VIE.
Il lavoro segue una versione precedente, più breve, creata nel 2004 e trova qui forma definitiva e compiuta.
Autentica rivelazione del teatro giapponese, conteso dalle più prestigiose platee internazionali, Okada è autore di messe in scena che giocano su un’insolita relazione tra gesto e parola che hanno incuriosito il mondo della danza contemporanea.
Hot Pepper, Air Conditioner, and the Farewell Speech, uno dei lavori più interessanti e originali di Toshiki Okada, è opera in cui il linguaggio espressivo dell’astro nascente del teatro giapponese raggiunge la sua forma più radicale e rigorosa, il risultato è uno spettacolo di un minimalismo estremo, puntiglioso, in qualche modo perfino esasperato. Hot Pepper, Air Conditioner, and the Farewell Speech sposa i temi della quotidianità e della casualità, perfino della banalità. I dialoghi non sono mai strutturati, i gesti assumono forma compulsiva ma non ossessiva. Ogni elemento presente sul palcoscenico rimanda a una società vuota, alla difficoltà e labilità delle relazioni umane. Neutro, quasi asettico, lo spettacolo di Okada ha un intento fortemente compositivo e, inevitabilmente, destabilizzante.
Scompare l’elemento narrativo, presente in altre produzioni, e l’impianto drammaturgico è costruito sui dialoghi e sulla gestualità che lo accompagna, sul ritmo sincopato delle battute e sulla successione di movimenti eseguita dai performer. Il condizionatore cui fa allusione il titolo è l’argomento centrale della conversazione tra colleghi, che, come tutti i personaggi di Okada, si esprimono attraverso frasi corte e spezzate, spesso disarticolate.
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