S.P.R.L.
Jean-Benoît Ugeux/Apoptose Théâtre
10/10/2009
, 22:30
11/10/2009
, 21:00
12/10/2009
, 22:00
13/10/2009
, 22:00
testo e regia Jean-Benoît Ugeux
drammaturgia Françoise Bloch, Jean-Bastien Tinant
con Henri Monin (padre), Sophia Leboutte (la seconda moglie), Jo Deseure (la zia),Yoann Blanc (il figlio), Marie Bos (la figlia)
Pianista Alberto Di Lena
Scenografie e costumi Anne Guilleray
Suono Brice Cannavo
Luci Fred Vaness
Direzione tecnica Fred Op De Beeck
Assistente alla regia Amandine Zurbuchen
una coproduzione Théâtre de la Place/Liège, Apoptose Théâtre, Théâtre National della Comunità francese, di Prospero e del KVS. Con l’aiuto della Communauté française de Belgique - Service théâtre ed il sostegno del programma Cultura dell’Unione Europea
Spettacolo in lingua francese sottotitolato in italiano
Prima nazionale
Durata 1h 40'
Scritto e diretto dal trentenne Jean-Benoît Ugeux, S.P.R.L. pone sotto una virtuale lente di ingrandimento ed osserva, dissacrandoli, le inaspettate somiglianze di due comunità apparentemente assai lontane: il nucleo familiare e il mondo del lavoro della società occidentale, e lo fa con una commedia feroce in cui opera una sorta di vivisezione ottica, di entomologia dei comportamenti e dei valori.
L’azione si apre nell’ algida sala riunioni di una società di successo, dove una giovane e ambiziosa impiegata neoassunta si trova faccia a faccia con l’agguerrito vertice direttivo che le prospetta gli obiettivi da perseguire e la filosofia nella quale l’azienda opera, il sistema di valori cui aderire e da interpretare, in una girandola di parole, luoghi comuni, violenti quanto essenziali doppi sensi, banalità confezionate in forma slogan.
Messa di fronte a mille difficoltà, provocata e contraddetta, la donna si scontra con la dura realtà, scoprendo l’ipocrisia dei colleghi che riveleranno di possedere memoria lunga o breve di eventi e intenti, nascosti sotto falsi atteggiamenti fintamente benevoli, secondo le convenienze di ognuno.
Ma sulla scena, come nella vita, talvolta accade qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato, irrompe l’inattendibile, ovvero l’inatteso ma anche l’incredibile, provocando un futuro gravido di complicate evenienze.