I sette a Tebe
20/10/2006
, 
23:00
21/10/2006
, 17:00
liberamente tratto da I sette contro tebe di Eschilo
ideazione, coreografia e canti Michela Lucenti
con Balletto Civile
produzione CSS-Teatro Stabile di Innovazione del Friuli venezia Giulia/Balletto Civile
durata 1 ora e 30 minuti
I SETTE A TEBE
la battaglia interminabile del Balletto Civile
http://www.css-teatro.com
I sette contro Tebe, tragedia cui si ispira l’ultimo lavoro di Michela Lucenti, contiene al suo interno quelle caratteristiche ritmiche e corali che popolano e nutrono il lavoro del Balletto Civile. Il lavoro etico sul corpo si nutre degli elementi tragici presenti nell’atroce vicenda e degli interrogativi alzati sul problema della colpa, della responsabilità individuale, della fatalità. L’ampio spazio vuoto evoca la desolazione che la battaglia sigla nel suo finire, lo sfinimento dei corpi conseguente a un’azione violenta d’attacco. L’immaginario attinge sia alla visione contemporanea del mondo militare condito da sciantose dive hollywoodiane capaci di convivere con il potere militare inanellando il martirio alla leggerezza di un’orchestrina anni trenta. Lucenti si schiera dalla parte di Polinice che chiede vendetta poichè il fratello Eteocle non solo lo ha privato del diritto al regno, ma lo ha anche bandito dalla città. I fratelli, nello scontro sanguinoso, si uccidono a vicenda, ma mentre a Eteocle è riservata sepoltura, il corpo di Polinice viene dato in pasto ai cani. Il palco vuoto, è diviso in sette aree di azione, sette patiboli, ciascuno riservato a uno dei Duci e corrispondente a una porta della città di Tebe. In queste sette porzioni di spazio, sette interpreti del Balletto Civile materializzeranno una danza inquieta, interminabile e sfinente come una battaglia, dando vita a una macchina da guerra ritmica e adrenalinica. Nella periferia di questo scenario ineluttabile, si situerà una Marilyn, bellezza gelida, lontana e trionfante.
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