Quai Ouest
Andrea Adriatico
30/05/2013
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31/05/2013
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09/06/2013
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di Bernard-Marie Koltès
uno spettacolo di Andrea Adriatico
con Anna Amadori, Gabriele Duma, Olga Durano, Gianluca Enria, Francesco Martino, Maurizio Patella, Selvaggia Tegon Giacoppo, Florantin Tchinda Mohamed
immaginazione tecnica Carlo Quartararo
scene e costumi Andrea Barberini
aiuto regia Paola Bolelli
tecnica Rabii Sakri
assistenza Angela Grasso
acconciature Orea Malià
Teatri di Vita - Bologna
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
con il sostegno di Mibac-Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna
grazie per il supporto a Danesi Laterizi e a AZ Trasporti
Durata 2 h 15'
Prima assoluta
Prenotazione obbligatoria
Quai Ouest avrà luogo all'aperto, si raccomandano pertanto scarpe comode, maglioncino e protezione anti zanzare.
Un uomo vorrebbe morire. Buttarsi nel fiume in un posto deserto, nei pressi di un grande hangar, dopo aver messo due grosse pietre nelle tasche della giacca, per non rimanere a galla. E con l’acqua sporca e delle conchiglie che gli riempiono la bocca, sparisce in fondo al fiume come la ruota sgonfia di un camion. Ma qualcuno si butta dietro di lui e lo ripesca. Fradicio, tremante, arrabbiato, chiede: “Cosa vuole da me?”. La sua macchina è sempre lì, ma il motore è fuori uso e le ruote sono state bucate. “Cosa vuole da me esattamente?”.
Quai Ouest è una delle opere più affascinanti e misteriose, di seducente raffinatezza linguistica, di Bernard-Marie Koltès, scritta al rientro da un viaggio in America, dove lo scrittore francese rimane colpito dalla visione di un grande hangar in un porto. È un testo che parla dell’emergenza che viviamo, dei conflitti e delle migrazioni, temi cari a Koltès, che Andrea Adriatico ha messo in luce nei tanti attraversamenti che ha compiuto nella sua opera. Dopo gli omaggi a Koltès negli anni ’90 (l’ultima notte; fuga; là dove ci si vede da lontano, tra il 1991 e il 1994) e dopo Il ritorno al deserto (prima rappresentazione assoluta in Italia, 2007), Adriatico ritorna ancora una volta a confrontarsi con il “suo” autore più frequentato, mettendo in scena per la prima volta in Italia Quai ouest.
www.teatridivita.it
Andrea Adriatico
Nato a L’Aquila nel 1966, Andrea Adriatico ha creato il suo primo lavoro nel 1989 con lo spettacolo Le ceneri di beckett (presentato al festival Rapporto Confidenziale di Modena). Nel 1991 ha fondato la compagnia :riflessi e nel 1993 il centro internazionale per le arti della scena Teatri di Vita a Bologna, di cui è tuttora co-direttore artistico. I suoi lavori sono stati presentati in diversi festival italiani (come Santarcangelo dei Teatri, di cui è stato artista residente per due anni, 1991-92; e La Biennale di Venezia, che ha coprodotto uno spettacolo nel 2007) e paesi stranieri.
Tra i primi a rappresentare le opere di Koltès in Italia dal 1991 (l’ultima notte, primo allestimento del testo La notte poco prima della foresta), ha approfondito la drammaturgia dell’autore francese in numerosi spettacoli fino a Il ritorno al deserto (2007, prima rappresentazione italiana di questo testo), giudicato da Franco Cordelli sul Corriere della Sera “uno dei migliori dieci spettacoli della stagione teatrale italiana”. Tra gli altri autori più frequentati, ci sono anche Pier Paolo Pasolini (più volte approfondito, fino a Orgia, 2004), Copi (Le quattro gemelle, Il frigo, L’omosessuale o la difficoltà di esprimersi), Samuel Beckett (a cui ha dedicato, tra l’altro, la tetralogia Non io nei giorni felici, 2009). E ancora Thomas Brasch (Donne. Guerra. Commedia), Yukio Mishima (Madame de Sade), Jean Cocteau (La voce umana). Accanto al lavoro sulla drammaturgia, ha creato spettacoli che hanno messo in luce una personale concezione dello spazio e della composizione spettacolare, come oplà. noi viviamo; Ferita. Sguardo su una gente dedicato ad Adolf Hitler; Solo. Il fondamento degli incurabili; Salvo o della santa voglia; Lotta d’angeli. Messaggi di un uomo in fuga e il ciclo Automobili(1999-2003), in cui gli spettacoli erano definiti all’interno di automobili. Nel 2010 ha messo in scena, per la prima volta in Italia, The Sunset Limited di Cormac McCarthy, e nel 2012 Biglietti da camere separate dall’ultimo romanzo di Pier Vittorio Tondelli.
Come regista cinematografico, Andrea Adriatico firma nel 2004 il suo primo film Il vento, di sera, invitato al Festival del Cinema di Berlino e vincitore del Roseto Opera Prima Film Festival (“segno potente di un cinema italiano rinvigorito”, secondo la prestigiosa rivista americanaVariety). Seguono All'amore assente (2007, debutto al London Film Festival, premio della giuria a Annecy Cinéma Italien) e il documentario + o – il sesso confuso, racconti di mondi nell’era aids (2009, diretto con Giulio Maria Corbelli).