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Himmelweg – La via del cielo

Marco Plini


Teatro Herberia, Rubiera (RE)

24/05/2013 19:00  
25/05/2013 21:00  

compra da vivaticket

di Juan Mayorga
regia Marco Plini
aiuto regia Thea Dellavalle
traduzione Adriano Iurissevich
con Giusto Cucchiarini, Marco Maccieri, Luca Mammoli
e con i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori di Reggio Emilia e Scandiano Gioele Ballestrazzi, Edoardo Bocedi, Elena Castagnetti, Cecilia Comastri, Kristian Ferrari, Luca Goldoni, Brian Oliverio, Giulia Vivi
scene Serena Zuffo
costumi Nuvia Valestri/Cecilia Di Donato
light designer Fabio Bozzetta

Centro Teatrale MaMiMò, Corte Ospitale di Rubiera

Durata 1h 30'

Prima assoluta


Dopo aver diretto Ifigenia in Aulide, frutto del Corso di Alta Formazione Teatrale di Emilia Romagna Teatro, Marco Plini, giovane e talentuoso regista che alterna dal 2005 l’attività registica con quella di insegnante per la Scuola Civica Paolo Grassi di Milano, porta qui in scena Himmelweg – La via del cielo, uno dei testi capitali della produzione letteraria del madrileno Juan Mayorga. Classe 1965, Mayorga è considerato uno dei drammaturghi più rappresentativi della sua generazione: già insignito di importanti riconoscimenti fra cui quello di miglior drammaturgo spagnolo, Mayorga deve il suo successo alla grande attenzione che riserva alla parola, al relativismo che lascia una strada aperta alla libertà di interpretazione dello spettatore e alla sua capacità di rileggere il passato alla luce del presente, in un constante confronto con gli odierni problemi del reale. È in questa ricerca che si inserisce a pieno Himmelweg, opera in cui Mayorga rivede l’evento più tragico del Novecento, la Shoah, da una prospettiva nuova e crudelmente paradossale. “Negli anni '40, prima che la verità sui campi di concentramento venisse alla luce, un commissario della Croce Rossa, insospettito da questi lager, chiede ed ottiene il permesso dell'alto comando nazista di visitarne uno” afferma Marco Plini che prosegue “Il comandante del campo architetta per l'occasione la trasformazione del lager in un villaggio modello che avrebbe lo scopo di sperimentare la vita ideale per la comunità ebraica. Il testo segue le minuziose prove di questa gigantesca messa in scena in cui il comandante assume il ruolo del regista mentre i prigionieri diventano, loro malgrado, gli attori.
Nei giorni precedenti all'arrivo del commissario della Croce Rossa si susseguono prove di varie scena di vita felice sotto il controllo del comandante del campo; alla fine il commissario subirà questa gigantesca manipolazione e non potrà far altro che scrivere ciò che ha visto in questo campo,
diventando suo malgrado complice del massacro di un popolo.
Quello di Mayorga è un punto di vista estremamente affascinante da cui guardare questa immane tragedia. Il testo contiene una grande quantità di suggestioni sulla realtà e la sua manipolazione, ma soprattutto ha un grande valore di conservazione di una memoria livida e non patetica, utile in particolare ad un pubblico giovane che ormai si riferisce alla Shoah più o meno come alle Crociate: un evento storico lontano e irripetibile, sepolto in un punto della storia lontano e nebuloso”. Nella rilettura di Plini il Comandante del Lager assume il ruolo di pedagogo – regista mentre il ruolo di prigionieri è affidato a un gruppo di studenti delle Scuole medie inferiori e superiori con cui il regista ha intrapreso un laboratorio artistico-formativo, un vero e proprio percorso pedagogico condotto all’interno delle scuole stesse dei ragazzi.

www.ctmteatro.it


Marco Plini

Marco Plini debutta come regista nel 2002 con lo spettacolo Risveglio di primavera di F. Wedekind, cui seguono Purificati di Sarah Kane per la Biennale di Venezia 2004, Il lutto si addice ad Elettra di O'Neill realizzato con il III anno della scuola Paolo Grassi e rappresentato al Fesival del teatro Romano di Trieste; segue Turisti e Soldatini di Soynka per il “Progetto Mandela” nell’ambito di Intercity, e Benvenuti in California di Francesca
Angeli, prodotto dal Centro Teatrale Bresciano in collaborazione col Festival ES-TERNI. Nel 2011 ha diretto Freddo di Lars Norén prodotto da ERT e nel 2013 sempre per ERT Ifigenia in Aulide, esito del percorso di qualificazione nell'ambito del Cantiere delle Arti.
Dal 2005 alterna l’attività di regista con quella di insegnante per la Scuola Civica Paolo Grassi e per i Corsi di Alta Formazione Teatrale di Emilia Romagna Teatro.

Spettacolo

Programma

Vie Scena Contemporanea Festival è un'iniziativa di Emilia Romagna Teatro Fondazione
www.emiliaromagnateatro.com
realizzazione sito internet: Web and More S.r.l.