Onegin. Commentaries
Alvis Hermanis - New Riga Theatre
23/05/2013
, 21:00
24/05/2013
, 21:00
tratto da “Eugene Onegin” di Alexander Pushkin
regia Alvis Hermanis
con Kristīne Krūze, Sandra Zvīgule, Vilis Daudziņš, Kaspars Znotiņš, Ivars Krasts, Andris Keišs
scene Andris Freibergs
computer grafica Ineta Sipunova
video Gatis Builis
luci Arturs Skujiņš-Meijiņš
make-up, capelli Sarmīte Balode
direttore di scena Zane Staņa
tecnici di scena Jānis Liniņš, Andris Skotelis
Jaunais Rīgas Teātris
Durata 2h 40’
Prima nazionale
Spettacolo in lettone con traduzione simultanea in italiano. I versi di Pushkin saranno recitati in russo.
Artista di fama internazionale, acclamato dalla critica come Maestro della scena internazionale, il regista lettone Alvis Hermanis, che il pubblico del Teatro Storchi ricorderà per la fortunata produzione Emilia Romagna Teatro Le signorine di Wilko, torna a Modena per la terza volta ospite di VIE Festival (dove ha presentato nelle precedenti edizioni By Gorky, Sonja e due anni fa Kapusvētki – Graveyard party).
Il successo internazionale di Hermanis non è determinato solo dalla qualità delle sue pièce ma anche dalla continua ricerca nel sviluppare il suo stile registico e nel trovare risorse creative, arrivando a ibridare linguaggi diversi. Inserendosi nelle sue recenti produzioni ispirate ai grandi scrittori russi, Hermanis porterà qui in scena in prima nazionale Onegin. Commentaries tratto dal romanzo Eugene Onegin del grande scrittore russo Alexander Pushkin.
“A scapito della semplicità della trama (la classica storia di amori travagliati, di tempistiche sentimentali incongruenti, di fraintendimenti e duelli sullo sfondo della campagna russa di inizio Ottocento), Hermanis confeziona un gioiellino di storia del costume in forma di intrattenimento teatrale. Sul palco, ridotto a una striscia orizzontale di proscenio, si dispiega un tipico appartamento russo d’inizio Ottocento dove fanno il loro ingresso due donne e tre uomini in abiti contemporanei e ci raccontano della fama di Don Giovanni di Pushkin, il quale pare abbia avuto più di centotrenta amanti prima di convolare a nozze. Si intraprende così, tra aneddoti biografici sull’autore e racconti coloriti sulle usanze e la mentalità del tempo, un viaggio nel passato, illustrato finemente da un repertorio originale di dipinti e disegni proiettati su grandi schermi sopra il palcoscenico. Nel frattempo i cinque ciceroni si svestono dei loro abiti comuni per indossare strato su strato davanti ai nostri occhi mutandoni, corsetti, panciotti e parrucche. la metamorfosi nei personaggi di Pushkin non sarà però definitiva. Le vicende del romanzo o l’introduzione di un personaggio nuovo continueranno a essere una scusa per curiosi intermezzi meta teatrali da parte dei protagonisti stessi: apprendiamo così come anche i dandy (il personaggio di Eugen Onegin) fossero ostili all’acqua e quindi assai maleodoranti o come lo svenimento diffuso tra le donne fosse sì provocato dal corsetto troppo stretto ma anche visto come un gesto alla moda (si imparava la tecnica per cadere in modo più aggraziato). Queste e tante altre storie accompagnano tutta la vicenda creando un mosaico divertente delle manie e delle mode poco conosciute di un’epoca che, dopo lo spettacolo, sentiamo più simpatica e familiare.”
Elena Basteri, Hystrio, 1/2012
www.jrt.lv
Alvis Hermanis - New Riga Theatre
Nato nel 1965 Alvis Hermanis, ha studiato recitazione in Lettonia, al Conservatorio di Stato dove si è diplomato nel 1988. Dopo una breve parentesi come attore, a partire dal 1990 si dedica esclusivamente alla regia. Dal 1997 è direttore artistico e sovrintendente del nuovo Teatro di Riga con il quale ha prodotto numerosi allestimenti tra cui Graveyard Party.
Unanimemente conosciuto come uno dei registi europei più interessanti e innovativi della sua generazione, gli spettacoli di Hermanis sono stati rappresentati nell’ambito dei principali festival internazionali, tra cui lo scozzese Festival di Edimburgo, il belga KunstenFestival des Arts di Bruxelles, l’austriaco Wiener Festwochen di Vienna, il francese Festival d’Avignon, oltre che nei più prestigiosi di tutta Europa. A Modena ha presentato, in due edizioni di VIE Scena Contemporanea Festival, By Gorky e Sonja .Per Emilia Romagna Teatro Fondazione ha diretto Le Signorine di Wilko con un cast di attori italiani. Lo spettacolo ha debuttato al Teatro Storchi di Modena nel gennaio del 2009 ed è tutt’ora in tournèe.
Vincitore di numerosi premi, come il Premio Montblanc Young Directors Project nel 2003 e il IX Premio Europa Nuove Realtà Teatrali nel 2007, Hermanis è anche drammaturgo e scenografo.